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Cour des comptes, Francia, La gestion publique des risques, Parigi, 9 giugno 2023. (Fonte: ccomptes.fr)

La gestione del rischio pubblico comprende un ampio spettro di questioni, modalità di organizzazione e azione da parte dello Stato e delle autorità pubbliche. Si differenzia dalla gestione delle crisi, che è necessaria una volta che i rischi si concretizzano, per la necessità di anticipare e attuare misure di prevenzione e protezione a monte. Le autorità pubbliche devono gestire molti rischi “esterni”, cioè limitarne il verificarsi a monte e garantire la popolazione contro i loro effetti, ma devono anche guardarsi dai rischi “interni”, in particolare organizzando la continuità della loro azione a beneficio della popolazione. La relazione odierna si concentra su un’analisi concreta della governance della gestione dei rischi pubblici, dei processi che attua e delle condizioni per adattarla all’evoluzione dei rischi.

Ocde, Economic outlook. June 2023, Parigi, 7 giugno 2023. (Fonte: oecd.org)

Gli sviluppi economici globali hanno iniziato a migliorare, aiutati dal calo dei prezzi dell’energia, dal miglioramento della fiducia delle imprese e dei consumatori e dalla riapertura della Cina. Tuttavia, la ripresa è fragile e la ripresa è destinata a rimanere debole rispetto agli standard del passato, con gli effetti di una politica monetaria più restrittiva sempre più avvertiti. l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico sottolinea una serie di rischi, tra cui la possibilità che l’inflazione possa rivelarsi più persistente del previsto e che l’impatto di tassi di interesse più elevati sui mercati finanziari e sull’attività economica possa essere più forte del previsto.

Ufficio parlamentare di bilancio, Audizione sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, Roma, 6 giugno 2023. (Fonte: upbilancio.it)

L’Ufficio parlamentare di bilancio è intervenuto in audizione presso la Commissione Affari costituzionali del Senato sui disegni di legge 615, 62 e 273 (attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario). La memoria approfondisce in particolare gli aspetti relativi alla determinazione delle risorse da trasferire alle regioni che accedono a ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e alla loro evoluzione nel tempo.

Autorità nazionale anticorruzione, Relazione annuale al Parlamento 2023, Roma, 8 giugno 2023. (Fonte: anticorruzione.it)

Tra i temi affrontati nella relazione sull’attività dell’Anac nel 2022, il Pnrr e la necessità di una sua rinegoziazione, l’eccessivo utilizzo di deroghe e soglie alte nel nuovo codice appalti, i pericoli del subappalto a cascata, i freni dell’ingresso di donne e giovani negli appalti Pnrr, la non introduzione nel codice dell’obbligo di dichiarare il titolare effettivo, come richiesto dall’Anac.

Corte dei conti europea, ECA sustainability report 2022, Lussemburgo, 30 maggio 2023. (Fonte: eca.europa.eu)

La relazione, che descrive l’impegno di sostenibilità dell’istituzione, si basa sugli standard Global Reporting Initiative (GRI): inclusione degli stakeholder, contesto di sostenibilità, rilevanza e completezza, accuratezza, equilibrio, chiarezza, comparabilità, affidabilità e tempestività.

Banca centrale europea, The impact of global warming on inflation: averages, seasonality and extremes, Francoforte, 23 maggio 2023. (Fonte: ecb.europa.eu)

La comprensione degli effetti macroeconomici dei cambiamenti climatici si sta sviluppando rapidamente, ma le implicazioni per l’inflazione passata e futura non sono ancora ben comprese. Lo studio identifica gli impatti dei cambiamenti climatici sull’inflazione e valuta le loro implicazioni nel riscaldamento futuro utilizzando un set di dati globale di indici mensili dei prezzi al consumo. Tenendo conto in modo flessibile degli impatti eterogenei tra stagioni e condizioni climatiche e socio-economiche di base, si rileva che l’aumento delle temperature medie causa pressioni inflazionistiche al rialzo non lineari che persistono per 12 mesi sia nei paesi a reddito più alto che in quelli a basso reddito. Le proiezioni di modelli climatici all’avanguardia mostrano che, in assenza di radicali cambiamenti, il riscaldamento futuro causerà aumenti globali dell’inflazione alimentare annuale e complessiva rispettivamente di 0,92-3,23 e 0,32-1,18 punti percentuali all’anno, oltre ad alterare le dinamiche stagionali dell’inflazione. Stima, inoltre, che il caldo estivo estremo del 2022 abbia aumentato l’inflazione alimentare in Europa di 0,67 punti percentuali e che il riscaldamento futuro previsto per il 2035 amplificherebbe gli impatti di tali estremi del 50%.

Autorità nazionale anticorruzione, Analisi comparata delle politiche e delle pratiche di trasparenza proattiva. Focus sugli appalti pubblici, Roma, 30 maggio 2023. (Fonte: anticorruzione.it)

Il documento riporta in sintesi gli esiti di una articolata analisi delle politiche e delle pratiche di pubblicazione di dati e documenti pubblici in alcuni Paesi, in una prospettiva comparata con l’Italia. Nella ricerca, è stata effettuato in particolare un focus sugli appalti pubblici a livello europeo e una ricognizione di alcuni trend e priorità in materia emergenti a livello internazionale. 

Banca d’Italia, L’impatto distributivo della crescita occupazionale e dell’inflazione: 2018-2021, Roma, 31 maggio 2023. (Fonte: bancaditalia.it)

Dallo scoppio della pandemia nel 2020 alla fine del 2022 in Italia è stato creato circa un milione di nuovi posti di lavoro che hanno favorito un forte recupero del reddito delle famiglie. Tuttavia, la brusca crescita dell’inflazione dovuta alla crisi energetica ha determinato nel 2022 una riduzione del reddito disponibile in termini reali dell’1,2%, contro una crescita dell’1,9% nel 2021. L’aumento dei prezzi osservato dalla seconda metà del 2021 ha colpito in misura maggiore le famiglie nel quinto più basso della distribuzione della spesa per consumi: per questi nuclei, la quota degli acquisti di beni alimentari ed energetici, per i quali i rincari sono stati più marcati, è infatti maggiore che nella media della popolazione. Gli impatti distributivi dell’attuale fase congiunturale non dipendono tuttavia solo dall’eterogeneità nella dinamica dell’inflazione tra le famiglie, ma anche da quella nell’evoluzione dei redditi familiari.

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