La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 42/2022, la relazione sulla gestione 2020 di Sogesid spa, società di tutela e risanamento ambientale, operante anche nel settore delle infrastrutture idriche, detenuta interamente dal Mef.
La sua natura di società in house, sia del Ministero della Transizione ecologica, che di quello delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, è attualmente a rischio per la mancata ricostituzione del Comitato di controllo congiunto facente capo ai due dicasteri e per il previsto ridimensionamento, dal 2026, delle attività in favore del Mite, se non aumenteranno quelle per il Mims.
In seguito alla sospensione e al rallentamento di vari settori d’attività a causa della pandemia, il patrimonio netto scende a 48 milioni di euro (-14%) a fronte dei 55,8 del 2019, con un conto economico ridotto di 7,8 milioni ed un valore della produzione (37,5 milioni) in calo del 17% sui circa 45 milioni del 2019. Le disponibilità liquide, cresciute di 3,4 milioni sul 2019, raggiungono i 10 milioni di euro.
E’ in lieve calo il costo per gli organi (247.500 euro, contro i 266.081 del 2019). Cresce leggermente il personale 2020 sul 2019 (da 478 a 480 unità), con una spesa di 23 milioni di euro, scesa di circa un milione rispetto all’anno precedente e comprensiva del costo del lavoro e degli accantonamenti degli oneri per competenza, da liquidarsi nell’esercizio successivo.
Visto il costo, comunque elevato, del personale e la sua incidenza su quello della produzione, la Corte ha rimarcato l’esigenza di tenere sotto controllo il ricorso alle collaborazioni esterne, legate alla temporaneità delle commesse.