La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 120/2023, la relazione sulla gestione 2022 dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, società per azioni, con azionista unico il Ministero dell’economia e delle finanze.
Il fatturato ammonta a 499,2 milioni di euro (+ 19,2% sul 2021), di cui 97,2 legati alla carta d’identità elettronica (CIE), 61,3 al passaporto elettronico, 34,1 ai permessi di soggiorno e 9,4 alle patenti di guida. Il fatturato 2022 del settore dei bollini farmaceutici (59,6 milioni di euro), registra un incremento rispetto al 2021 di 50,9 milioni. Cresce il fatturato dei contrassegni vini (da 17 a 18,3 milioni), e quello dei contrassegni tabacchi (15,2 milioni). In riduzione il fatturato dei contrassegni alcolici (8,5 milioni di euro) e quello delle marche da bollo e cambiali (3 milioni). In aumento il fatturato del settore grafico-elettorale che passa dai 13,6 milioni del 2021 ai 42,1 del 2022, per effetto dello svolgimento di elezioni politiche, amministrative e del referendum. I ricavi del settore giuridico- amministrativo sono pari a 45,4 milioni di euro. Il fatturato del settore medaglistica, monetazione e numismatica si attesta complessivamente a 34,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello del 2021 (38,7 milioni).
Il 2022 si è chiuso con un risultato di esercizio pari a 65,4 milioni di euro, in aumento sui 50,8 del 2021. Il patrimonio netto si è attestato a 491,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021 (474,3 milioni), per il migliorato risultato di esercizio. Il dividendo ordinario erogato nel 2022 è pari a 48,3 milioni di euro (51,3 milioni nel 2021).
Il flusso finanziario della gestione reddituale ha generato liquidità per 108 milioni di euro, e quelli da attività di investimento e attività finanziaria hanno assorbito, rispettivamente, liquidità per 68,8 e per 48,5 milioni.
Nel bilancio consolidato, il patrimonio netto 2022 è pari a 496,6 milioni, in lieve aumento rispetto ai valori del 2021 (481,1 milioni). L’esercizio 2022 presenta un risultato economico di 63,9 milioni, a fronte dei 51,1 del 2021. Il flusso finanziario della gestione reddituale ha generato liquidità per 101,2 milioni, mentre quello da attività di investimento e da attività di finanziamento ha assorbito liquidità, rispettivamente, per 68,1 e 46,3 milioni. Le disponibilità monetarie nette nel bilancio consolidato a fine esercizio sono pari a 456,7 milioni.