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06/07/2021
Sezione del Controllo sugli Enti

Con deliberazione n. 59/2021 la Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato la Relazione sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2019 dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto al potere di indirizzo e vigilanza del Ministero dell’istruzione (MI) esercitato congiuntamente con il Ministero dell'università e della ricerca (MUR).

La Corte ha rilevato che il mancato svolgimento delle prove INVALSI 2020 a causa dell’emergenza COVID-19, stante la tempistica con la quale il Ministero dell’istruzione ha comunicato in via definitiva l’impossibilità di procedere al loro svolgimento e le previsioni contrattuali relative alla fornitura dei servizi a ciò strumentali (es. messa a disposizione della piattaforma telematica) ha, comunque, determinato per l’Istituto un onere finanziario pari ad € 5.064.120, a fronte della spesa di € 7.625.232, che si sarebbe sostenuta per il loro regolare svolgimento. L’esecuzione delle prove suppletive relative al progetto Formative testing, ha determinato oneri finanziari ulteriori pari a circa 1.8 milioni di euro, oltre Iva.

Il rendiconto 2019 registra un disavanzo finanziario di competenza per € 8.141.715, quale differenza tra il totale generale delle uscite impegnate (€ 31.622.248) ed il totale generale delle entrate accertate (€  23.480.533), in peggioramento rispetto al dato negativo già riscontrato nell’esercizio precedente (€ 5.590.693).  Tuttavia, la Corte sottolinea che è stato in ogni caso conseguito l’equilibrio di bilancio.

Anche la gestione 2019 si chiude con un disavanzo economico di € 70.722, continuando il trend negativo (€  5.458.226 nel 2017; €  1.248.571 nel 2018).

L’istituto ha registrato per l’esercizio 2019 una contrazione del risultato finale di amministrazione, passando da €  16.624.885 nel 2018 ad € 10.909.377 nel 2019.

Quanto ai costi, l’Istituto ha registrato un sensibile incremento pari al 41 % della spesa di personale nel triennio 2017-2019 (da € 3.993.833 a € 5.633.213, valore al netto degli oneri riflessi) a cui però non è conseguita una contrazione della spesa per gli “Incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza” che registra un valore pari ad € 2.022.455, in riduzione di solo il 5% rispetto al 2017. Consistente il contenzioso da parte del personale ora a tempo indeterminato per precedente reiterato ricorso allo strumento contrattuale a tempo determinato o di forme di collaborazione coordinata e continuativa da parte dell’Istituto.

Documenti di riferimento