La gestione 2022 di Simest spa si è caratterizzata per il trasferimento del 76,005% del capitale sociale da Sace spa a Cassa depositi e prestiti, disposto dal Mef di concerto con il Ministero affari esteri nell’ambito delle operazioni di riassetto del Gruppo Sace.
E’ quanto evidenzia la Corte dei conti nella relazione sulla gestione 2022 della Società italiana per le imprese all’estero (Simest spa), approvata dalla Sezione controllo enti con Delibera n. 12/2024. Nel documento, la magistratura contabile ha rilevato che, in seguito all’assoggettamento di Simest alla direzione di Cassa depositi e prestiti, il nuovo piano strategico 2023-2025, varato a dicembre 2022, ha tenuto conto anche delle linee di coordinamento e sviluppo di Cdp stessa.
Soggetto intermediario nell’investimento PNRR (sub-Misura M1C2, Investimento 5.1) sul Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394 (titolare, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale), Simest ha gestito, nel complesso, 1.320.615.514 euro nell’ambito delle operazioni deliberate dal Comitato interministeriale agevolazioni.
Sul versante della realizzazione degli obiettivi istituzionali, le risorse mobilitate su disponibilità dell’Ente e gestite attraverso i fondi agevolativi ammontano a 1,738 miliardi di euro, in diminuzione sui 9,338 del 2021. Al 31 dicembre 2022, Simest supportava 14.958 imprese (10.170 nel 2021) per programmi di internazionalizzazione ed export in 124 Nazioni.
Sono in aumento le unità di personale e la relativa spesa (dai 17,84 milioni del 2021 ai 19,6 del 2022), oltreché i costi per consulenze esterne, passati da 4.408.058 a 6.791.051 euro anche in virtù del supporto esterno per la gestione dei picchi di operatività nell’ambito dei finanziamenti agevolati.
Il patrimonio netto 2022 (309,6 milioni di euro) è in lieve aumento sui 309 milioni dell’esercizio precedente e le partecipazioni (658,1 milioni complessivi) diminuiscono rispetto ai 672 del 2021. La gestione economica 2022 - evidenzia infine la Corte - mostra un utile di 505.374 euro, in netto calo sui circa 3,9 milioni del 2021.
Corte dei conti
Ufficio Stampa