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Sezione Controllo Regione Lazio
28/03/2022
Azienda Sanitaria Locale di Latina. La pronuncia accerta l’irregolarità sistematica del conto economico nel rappresentare gli equilibri, a causa della ‘dispersione’ illegittima di informazioni. Tale dispersione dipende da direttive normative regionali, che l’ASL ha applicato sistematicamente. In particolare, le illegittimità che ne sono derivate consistono ne (1) l’assorbimento preventivo degli utili/perdite nelle relazioni con la Regione/Gsa, prima della chiusura del bilancio (Dca n. 52/2017 e disciplina amministrativa connessa); (2) l’uso di una posta patrimoniale (fondo di prima dotazione) per contabilizzare i flussi contabili collegati all’aggiornamento delle valutazioni di debiti e crediti datati, che per competenza economica riguardano l’esercizio in cui tale valutazione è compiuta (Dca n. 521 e disciplina amministrativa connessa); (3) uso anomalo di partite transitorie (note di credito da ricevere a carattere pluriennale e remoto) per comprimere costi, in assenza da contabilità analitica che ne giustifichi la permanenza.; (4) è altresì illegittimità l’operatività di cassa con LazioCrea, quale centro unico di pagamento, ius quant ente non sanitario (art. 19 D.lgs. n. 118/2011) a destinazione “aperta” e in violazione del principio di liquidità dei bilanci sanitari ex art. art. 1, comma 3, del d.l. n. 174/2012.
Le anomalie sopra rilevate complessivamente violano: il principio di autonomia contabile delle ASL (artt. 3 e 4 D.lgs. n. 502/1992 e art. 30 D.lgs. n. 118/2011) e il connesso equilibrio, per cui deve potere essere verificata la coerenza tra programmazione e risultati; il principio di prudenza (All. n. 1 118/2011).