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V. Tenore, Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare: lo “scudo erariale” è legittimo perché temporaneo e teso ad alleviare “la fatica dell’amministrare”, che rende legittimo anche l’adottando progetto di legge Foti C1621., Nota a Corte cost. n. 132/2024, Riv. Corte conti, 2024, 4, Roma, agosto, 2024

La Corte costituzionale con sent. n. 132/2024 si è pronunciata sulla legittimità dell’art. 21, d.l. n.76/2020 che limita temporaneamente la responsabilità amministrativa commissiva alla sola ipotesi del dolo, con esclusione della colpa grave (c.d. "scudo erariale") ed ha inoltre fornito pungoli al legislatore per una novella al regime della responsabilità amministrativa”, anteprima della nota del Prof. Vito Tenore, Presidente aggiunto della Sez. giur. Lombardia della Corte dei conti e docente della SNA, che sarà pubblicata sul fascicolo n. 4/2024 della Rivista della Corte dei conti.

Cour des comptes, La Fondation HEC, Parigi, 25 luglio 2024. (Fonte: https://www.ccomptes.fr/fr/publications/la-fondation-hec)

L'audit effettuato dalla Corte dei conti francese (Cour des comptes) sulla fondazione HEC, la cui creazione risale al 1972, è il primo relativo a questa organizzazione. Attraverso la raccolta e l'utilizzo delle risorse provenienti dalla generosità pubblica, la sua vocazione è quella di contribuire all'eccellenza della scuola Hautes Études Commerciales (HEC) e promuovere la diversità sociale e geografica dei suoi studenti. Questo rapporto esamina la strategia dell'organizzazione per la raccolta di risorse dai donatori e il rispetto degli obblighi normativi ad essa associati in termini di informazioni finanziarie. Infine, si analizzano le missioni sociali finanziate in questo quadro e la capitalizzazione a cui è soggetta parte dei prodotti raccolti.

Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), The New EU Stability and Growth Pact and its Fiscal Implications for Italy, nota di lavoro, Roma, 4 luglio 2024. (Fonte: https://www.upbilancio.it/wp-content/uploads/2024/07/Nota-di-lavoro-1_2024.pdf)

Il 30 aprile 2024 è entrato in vigore il nuovo Patto di Stabilità e Crescita (Psc) della Ue che segue un approccio basato su aggiustamenti di bilancio specifici per Paese. In questa Nota di lavoro sono stati predisposti alcuni scenari di medio periodo che descrivono l’evoluzione del rapporto tra il debito e il Pil e delle principali variabili di finanza pubblica, utilizzando la metodologia per la valutazione della sostenibilità del debito (Debt sustainability analysis, Dsa) sviluppata dall’Upb e adattata per essere coerente con il nuovo Psc. L’analisi evidenzia che, nel caso dell’Italia, la salvaguardia relativa alla sostenibilità del debito, introdotta nella versione finale del Psc, non è vincolante, mentre la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo è vincolante solo dopo il periodo di aggiustamento, anche se solo in alcuni scenari e per un numero limitato di anni. Infine, il confronto tra il consolidamento di bilancio coerente con la precedente convergenza all’Omt e quello coerente con il nuovo Psc mostra che quest’ultimo implica lo stesso aggiustamento annuale o uno più basso nel caso di un periodo di aggiustamento in sette anni, mentre ne richiede uno maggiore durante un periodo di aggiustamento in quattro anni. Tuttavia, nel nuovo quadro di regole, dopo il periodo di aggiustamento è necessario un consolidamento significativamente inferiore.

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