L’iniziativa progettuale "CATONE" è stata promossa dalla Procura Generale della Corte dei Conti, in partenariato istituzionale con il Nucleo Antifrode della Guardia di finanza presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento delle politiche europee-COLAF, con la finalità di accrescere le attività di studio/analisi, di confronto e formazione, tra le Procure contabili e penali di Italia , Portogallo, Spagna, Francia e Grecia e i Servizi di Coordinamento Antifrode-AFCoS dei medesimi Paesi, l'OLAF, la Corte dei Conti europea e la Corte di Giustizia europea, il Ministero della Giustizia, la Procura generale della Corte di cassazione e l’Avvocatura generale dello Stato, con riguardo agli strumenti di indagine contabile e penale di contrasto alle frodi nonché alla individuazione degli strumenti giuridici ed operativi volti a migliorare le procedure di recupero effettivo delle risorse comunitarie oggetto di indebita/illecita captazione.
In tale contesto sono stati messi in evidenza, per un adeguato approfondimento, ulteriori profili d’interesse connessi all’Ufficio del Procuratore europeo (European Public Prosecutor’s Office - EPPO) per gli aspetti legislativo ed operativo del settore antifrode. Ne è seguito un importante accordo tra EPPO e Corte dei conti italiana, sottoscritto a Lussemburgo il 13 settembre 2021, dal Procuratore generale presso la Corte dei conti, Angelo Canale e dal vertice dell’Eppo - Ufficio del Procuratore europeo, Laura Codruța Kövesi, per la cooperazione nel contrasto agli illeciti a danno degli interessi finanziari dell’Unione europea.
Il progetto "CATONE" è cofinanziato dal programma d'azione comunitaria Hercule III 2014-2020 e dal Fondo di rotazione, istituito dalla legge n. 183/1987, presso la Ragioneria Generale dello Stato.
Gli incontri sono stati articolati in due sessioni: 25-28 maggio 2021 e 13 ottobre 2021.
Nella giornata conclusiva sono, fra l’altro, stati presentati gli Atti dei lavori del Progetto.