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3° RASSEGNA DI DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA
Sviluppo economico e pubblica amministrazione tra libero mercato e azione regolatrice

II° sessione
La macchina burocratica tra riorganizzazione e imparzialità:
il decreto concretezza

Presiede Angelo Buscema
Presidente della Corte dei conti
Varese - Centro Congressi

Saluto cordialmente tutti i presenti.

Ho accolto con vero piacere l’invito a presiedere la seconda sessione di questa rassegna di diritto pubblico dell’economia, che ormai è giunta alla terza edizione.
Come ci illustrerà il Consigliere Glinianski nella sua introduzione, questo evento rappresenta una preziosa opportunità di riflessione su argomenti di grande attualità che i nostri stimati relatori, i professori Gianluca Bertagna, Alfonso Celotto e Carlo Cottarelli e il Consigliere di Stato Elena Quadri, approfondiranno con i loro interventi, stimolando il successivo dibattito di sicuro interesse, sapientemente moderato dal giornalista Oscar Giannino.
Le istanze che provengono dalla collettività inducono necessariamente a un adeguamento degli scenari della burocrazia.
È indispensabile, dunque, migliorare il funzionamento della “macchina burocratica”, costituita da persone che quotidianamente lavorano con impegno e competenza, introducendo, in una visione innovativa, modifiche intese a modernizzare profondamente la nostra amministrazione pubblica.
In questo senso, il decreto concretezza prevede la possibilità di introdurre misure per il miglioramento dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni che vanno dagli strumenti di verifica dell’osservanza dell’orario di lavoro al trattamento economico accessorio dei dipendenti pubblici e all’individuazione di modalità semplificate per le nuove assunzioni.
Nell’ottica di una riorganizzazione della pubblica amministrazione non va sottovalutata l’importanza di misure volte ad accelerare le assunzioni, soprattutto al fine del ricambio generazionale del personale della pubblica amministrazione e a beneficio della qualità dell’azione amministrativa.
I giovani, infatti, motivati e desiderosi di partecipare alla vita sociale, costituiscono il punto di forza per lo sviluppo del nostro Paese, anche nella dimensione europea.
La tematica di questa seconda sessione riveste particolare interesse anche in ragione dei compiti affidati all’Istituto che ho l’onore di presiedere.
La Corte dei conti, infatti, è da sempre attenta, in tutte le sue articolazioni, di controllo e giurisdizionali, alle problematiche concernenti il proficuo utilizzo delle risorse pubbliche, il buon andamento, l’efficacia e l’efficienza dell’azione delle pubbliche amministrazioni, gli assetti organizzativi e l’attenzione al miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Il decreto concretezza prevede un ulteriore coinvolgimento della Corte dei conti, che può acquisire elementi per le proprie valutazioni anche dalla relazione inviata dal Dipartimento della funzione pubblica sul mancato adeguamento da parte delle pubbliche amministrazioni alle nuove disposizioni sulle modalità organizzative e gestionali.
Nel processo di ristrutturazione della pubblica amministrazione devono essere ben definite le linee di azione dirette a garantire la corretta applicazione delle disposizioni in materia, specialmente evitando possibili sovrapposizioni degli ambiti di attività tra i diversi organismi pubblici.
Su tali argomenti, e in particolare sull’organizzazione amministrativa, la Corte riferisce al Parlamento in diverse occasioni, tra cui quella annuale della parificazione del Rendiconto generale dello Stato e quella, anch’essa annuale, del Rapporto di coordinamento della finanza pubblica.
Considerata la non facile lettura dell’attuale normativa sull’impiego pubblico, che presenta difficoltà di interpretazione, sarebbe auspicabile la redazione di un testo unico dell’intera disciplina, recante una maggiore coerenza interna, nonché la semplificazione delle regole e la riduzione della selva di leggi che contribuiscono a creare quel caos normativo che blocca l’azione di amministratori e dirigenti e crea difficoltà all’operatore che le deve applicare.
La riorganizzazione non può prescindere, inoltre, dall’utile contributo degli strumenti informatici, che consentono non solo di rendere le procedure più celeri, ma anche di assicurare una maggiore certezza e trasparenza delle stesse agli occhi della comunità.
Ciò anche al fine di contrastare con maggior decisione episodi di mala gestio e corruzione che, come abbiamo visto nella precedente sessione, si annidano nelle varie fasi procedurali dell’a gire amministrativo.
Il decreto concretezza, nel disciplinare gli aspetti relativi agli incentivi economici, potrebbe contribuire ad accrescere il senso di appartenenza e di fedeltà nei confronti delle istituzioni degli stessi soggetti che operano nelle amministrazioni pubbliche, anche con effetti positivi di deterrenza sul fenomeno dell’assenteismo e sull’immagine della pubblica amministrazione.
Apriamo, dunque, la seconda sessione con l’auspicio che questo momento di approfondimento si riveli davvero proficuo, soprattutto per assicurare i doverosi servizi alla comunità e ai cittadini.

Locandina(PDF,1.17MB)