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Sono molto lieto di introdurre i lavori di questo Convegno sugli investimenti e le opere pubbliche, argomento di alto interesse e di viva attualità e rilevanza, soprattutto per i riflessi concreti che esso presenta per la vita dell’intera collettività in questo particolare periodo nel quale è posta all’attenzione dell’opinione pubblica l’esigenza di sbloccare le grandi opere salvaguardando gli interessi del Paese.
Desidero innanzitutto salutare tutti i presenti e i relatori, che, sono certo, offriranno un quadro di sicuro interesse su queste tematiche.
Esprimo un vivo ringraziamento ai colleghi del Comitato scientifico e di coordinamento, che si sono dedicati, con grande impegno, alla definizione degli argomenti oggetto dei lavori odierni.
L’idea di organizzare questa giornata di studi proprio qui, nella sede romana della Corte dei conti, organo di tutela degli interessi finanziari pubblici, nasce dall’esigenza di approfondire alcuni aspetti già emersi all’esito dei lavori del 64° Convegno di studi amministrativi di Varenna e delle successive riflessioni sul tema “Sviluppo economico, vincoli finanziari e qualità dei servizi”.
I lavori, a cui prenderanno parte validi relatori e illustri partecipanti, sono articolati in tre sessioni e si concluderanno con una tavola rotonda.
La scelta del tema è connessa alla particolare attuale contingenza, sia per i contenuti che si andranno ad approfondire, sia per il momento in cui si è deciso di affrontarli.
È questo il momento giusto per trattare un argomento così delicato che merita approfondimento, considerato che la Corte è garante del corretto svolgimento, sotto il profilo contabile, anche delle attività del settore delle opere pubbliche.
Tale ruolo può senza dubbio costituire un valido sostegno alla ripresa del Paese, in quanto affianca l’azione amministrativa, assicurando la sana e corretta gestione del denaro pubblico, ed è attenta ai comportamenti intesi a preservare l’equilibrio del bilancio.
Ciò potrebbe agevolare l’impiego delle risorse da parte dell’amministrazione per lo sviluppo e l’investimento.
L’occasione di oggi costituisce un utile momento di confronto aperto tra esponenti del mondo accademico, magistratura amministrativa e contabile, rappresentanti degli enti locali e personalità del mondo industriale ed economico, che operano nel settore.
Il Convegno intende fornire una migliore conoscenza del complesso universo delle opere pubbliche e stimolare spunti di riflessione e di dibattito, come vedremo nel corso della tavola rotonda.
La via prescelta è quella di una impostazione multidisciplinare di ricerca sul tema degli investimenti, di fondamentale importanza per la ripresa dell’economia del Paese, soprattutto allo scopo di esaminare la rispondenza degli strumenti giuridico-amministrativi e di garanzia all’attuazione concreta degli interventi.
Gli spunti di riflessione e di confronto mirano ad analizzare alcune specifiche problematiche in tema di tutela amministrativa, di controlli, di responsabilità amministrativa e danno erariale in materia di investimenti pubblici, tanto importanti per il rilancio dell’economia, eppure in continua flessione.
Nel nostro Paese, la maggiore parte degli investimenti è realizzata dagli enti locali e dalle Regioni e ben conosciuto è l’ordine dei problemi che attiene anche alla complessità territoriale italiana.
La Corte dei conti affianca l’attività delle amministrazioni, soprattutto locali, attraverso l’esercizio delle sue funzioni di controllo, giurisdizionali e consultive, offrendo in tal modo un quadro di certezze che possa contribuire a far superare la paura e la paralisi che potrebbe colpire l’azione amministrativa.
Mi riferisco alle modalità di funzionamento dei pubblici poteri e al sistema delle relazioni tra i diversi livelli territoriali, che presentano innumerevoli implicazioni di carattere istituzionale, amministrativo e giurisdizionale, oltre che finanziario.
Tali implicazioni hanno trovato lo sbocco naturale in un tessuto normativo, sia generale che tecnico, che appare sovradimensionato, che continua ad essere implementato con finalità di semplificazione solo apparente e con una gravosa ricaduta in termini di adeguamento amministrativo.
Anche le specifiche caratteristiche territoriali, ad esempio l’orografia e la sismicità, nonché la diffusione di un patrimonio artistico e archeologico di pregio, possono incidere significativamente non solo in termini di differenziali di costo, di tempi di realizzazione e di divario infrastrutturale, ma anche in termini di procedure amministrative.
Si rende necessario un coordinamento dell’insieme di procedure, poteri e centri di intervento, pubblici e privati. Un vasto insieme che dovrebbe essere ispirato a snellezza, efficacia e razionalità.
Alla limitatezza delle risorse disponibili si accompagnano la frammentazione delle scelte e l’incertezza sulla ripartizione delle competenze legislative e amministrative.
Per incoraggiare la crescita economica del Paese è importante che la valutazione, in termini di costi e opportunità, della positiva ricaduta economica e della utilità sociale degli investimenti, sia accompagnata dalla collaborazione fattiva tra volontà politica e analisi tecnica.
Infatti, non è sufficiente una pur importante analisi costi-benefici, ma è necessario chiedersi quali fattori siano compresi nelle valutazioni e quali siano le finalità a cui le stesse mirino.
Compito della Corte, svolto a tutela dell’integrità e dell’equilibrio dei conti pubblici e per la difesa degli interessi economico-finanziari dei cittadini, è evidenziare l’esigenza di scelte trasparenti e responsabili, operate con la sinergia di tutti gli organismi coinvolti.
Il nostro Istituto dovrebbe in tal modo assumere un ruolo di riferimento per le amministrazioni sui temi legati agli investimenti pubblici.
È per questo che la Corte ha voluto organizzare nella sua sede romana un convegno che stimoli il dibattito su argomenti di interesse pubblico come quello che tratteremo oggi.
Avere un quadro chiaro e definito in materia di investimenti pubblici è un diritto dei cittadini, ma anche una forma di rispetto per le imprese che impegnano strutture e capitali.
A fronte all’attuale stallo dell’attività delle imprese, in particolare nel campo edilizio, va rimarcato che la ripresa economica del Paese passa attraverso gli investimenti.
A tal fine la Corte, con il suo affiancamento alle amministrazioni, intende restituire alle stesse la fiducia nello svolgimento delle proprie attività, contribuendo a offrire un deciso impulso alla realizzazione delle opere pubbliche.
Non mi resta che augurare a noi tutti buon lavoro e il migliore successo di questa iniziativa, con l’auspicio che i fruttuosi approfondimenti di questa giornata ci consentano di rendere un più efficace servizio alla comunità.

Locandina(PDF,124KB)