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14/01/2022 Roma
Sezione del Controllo sugli Enti

La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con delibera n. 133/2021, la relazione sulla gestione di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la società concessionaria della rete nazionale su rotaia che, insieme a Trenitalia (servizio pubblico passeggeri e merci), fa parte della Ferrovie dello Stato italiane (FSI) S.p.a. holding.

Questi i risultati contabili: il patrimonio netto 2019 è pari a 33,715 miliardi (+0,61% sul 2018; + 1,12% sul 2017). Il conto economico di RFI presenta risultati netti positivi pari a 262 milioni di euro nel 2017; 274 milioni nel 2018 e 302 milioni nel 2019. L’utile netto 2018, in crescita del 5% rispetto al 2017, e quello 2019 (+10% sul 2018), è in parte dovuto all’aumento del traffico ferroviario per i segmenti a mercato ed in parte all’incremento della varietà e quantità dei servizi verso le imprese ferroviarie utilizzatrici della rete.

Il margine operativo lordo (EBITDA) 2019, sostanzialmente allineato con quello del 2017 (+0,21%), migliora rispetto al 2018 del 7,13% grazie al contenimento di alcuni costi operativi, più evidente nel raffronto con il 2017 (-260 milioni). Analogamente, il risultato operativo aziendale (EBIT) 2019 aumenta del 12,12% rispetto al 2018 (+19,45% rispetto al 2017). Sotto il profilo finanziario, le disponibilità liquide si riducono da 1,357 miliardi registrati nel 2017 ai 639,8 milioni del 2019.

Tra le criticità, i magistrati contabili hanno ribadito, in linea con i precedenti referti, la tardiva approvazione del Contratto di Programma e dei successivi aggiornamenti rispetto al periodo di riferimento, raccomandando nuovamente di procedere al perfezionamento dell’iter approvativo del Contratto e degli atti conseguenti in tempi consoni alla natura di atto programmatico. Ciò, al fine di evitare ripercussioni negative sull’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e imprenditoriale.

Dato, inoltre, il ruolo importate che RFI sarà chiamata a svolgere nell’attuazione degli interventi previsti dalla Missione 3 Infrastrutture del PNRR - per cui sono attualmente previsti circa 25 miliardi di risorse sul fronte investimenti - la Corte ha precisato che la realizzazione di tali interventi sarà oggetto di specifica attenzione nel prossimo referto.

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