La sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 80/2023, la relazione sulla gestione 2021 dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione (INVALSI), vigilato dal Ministero dell’istruzione e dal Ministero dell'università e della ricerca.
L’analisi comparativa sul budget del quadriennio 2019-2022 ha evidenziato come il 65% delle risorse stanziate per lo svolgimento delle prove omonime sia stato destinato alla remunerazione di servizi esternalizzati, con il ridotto concorso delle professionalità interne. Il dato relativo al 2022, pari a 7.240.235 euro, è in aumento e indica una programmazione non orientata all’efficiente utilizzo delle risorse assegnate.
L’esame condotto sull’affidamento dei servizi conferma una gestione delle procedure di gara caratterizzata da ricorsi generalizzati allo strumento dell’accordo quadro, sia per la scelta del contraente che per l’affidamento dei servizi stessi (su un valore di 5.872.255 euro per le procedure aggiudicate nel 2021, 5.388.577 sono riconducibili a contratti esecutivi di accordi quadro), con una riduzione della concorrenzialità.
Sul versante finanziario, l’avanzo di 20.657 euro (42.609 nel 2020), è la differenza tra il totale generale delle uscite impegnate (23.331.359 euro) e il totale generale delle entrate accertate (23.352.015). Gli accertamenti riferiti alle entrate correnti hanno registrato un totale complessivo di 19.915.326 euro, in prevalenza rappresentato da contribuzioni dello Stato (18.137.523), da contributi per attività progettuali e altre entrate (1. 777.803).
Sono aumentate le spese totali impegnate (23.331.359 euro) che, tra le principali voci, evidenziano quella per servizi, pari a 10.027.242 euro (+38%), e quella per il personale (7.666.478), con un indicatore annuale di tempestività dei pagamenti pari a -5,47.
Il risultato finale di amministrazione ammonta a 15.371.494 euro, con una parte vincolata di 8.114.357. È necessario, osserva la Corte, che l’Istituto provveda ad una valorizzazione del fondo rischi e oneri, attualmente non previsto, per far fronte al contenzioso e a eventuali imprevisti gestionali.
La consistenza del fondo cassa ammonta a 8.894.772 euro (8.602.036 nel 2020). La massa dei residui attivi è pari a 19.625.591 euro (18.294.315 nel 2020). Il totale dei residui passivi ammonta a 13.148.869 euro, di cui 6.789.340 formatisi nel corso dell’esercizio. La gestione chiude con un disavanzo economico di 82.109 euro, imputabile alla differenza tra valore (19.736.946 euro) e costi della produzione (19.819.056). Il patrimonio netto è pari a 26.392.393 euro. L’esposizione debitoria ammonta a 13.148.870 euro (+10%).