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18/11/2021 Roma
Sezione del Controllo sugli Enti

La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera 113/2021, la relazione sulla Gestione 2020 dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei biologi (ENPAB) che assicura la tutela previdenziale, anche complementare, ai biologi liberi professionisti iscritti all’ordine nazionale ed ai loro familiari e superstiti.

I costi per i compensi degli organi (rinnovati a fine 2020) registrano una flessione del 23,17% rispetto al 2019 mentre, rileva la Sezione, i costi 2020 per il personale (invariato in numero rispetto al 2019) sono aumentati di circa 349.000 euro a fronte dei 164.000 del 2019, per aumenti stipendiali da rinnovi contrattuali; con un costo unitario, superiore ad 81.000 euro, in aumento rispetto all’anno prima ed un dato sulle spese per consulenze in decremento dello 0,06%. Permane su questo fronte l’invito della Corte alla prudenza nell’affidamento degli incarichi esterni ed alla trasparenza nelle relative procedure di scelta.

I risultati di gestione 2020 mostrano un trend positivo, con un aumento di 595 iscritti, attestatisi a quota 17.077 unità, ed un incremento delle prestazioni pensionistiche (1.874 posizioni per una spesa di 6,64 milioni) che registrano una lieve crescita dell’importo medio annuo fino a un valore di 3.488 euro; valore - osserva la Corte - ancora significativamente basso.

Il risultato economico 2020 rileva un utile di 8 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 13,28 milioni del 2019. La gestione caratteristica registra un saldo negativo di oltre 9,68 milioni rispetto al 2019 (6,04 milioni) per l’aumento dei costi di produzione (personale e funzionamento ufficio) che - invita la Corte - devono trovare un giusto equilibrio rispetto al valore della produzione, mediante efficaci iniziative volte al superamento del persistente squilibrio di gestione cui ha certamente concorso anche l’impatto pandemico.

Positivo, invece, il saldo della gestione finanziaria (26,57 milioni), per effetto dei maggiori proventi da titoli iscritti nell’attivo circolante (+15,29 milioni). La gestione patrimoniale, infatti, rileva un rendimento derivato degli investimenti mobiliari di 16,55 milioni. Le immobilizzazioni finanziarie registrano una diminuzione del 20,27%, raggiungendo un importo di 149 milioni. L’Ente, osserva la Sezione, ha incrementato gli investimenti finanziari seguendo una corretta linea prudenziale, con un risultato positivo 2020 più che compensativo del risultato economico negativo 2019. Le attività patrimoniali 2020, in crescita, raggiungono quota 719,20 milioni, di cui quasi l’80% liquidabile nel breve periodo.

Il raffronto fra i dati contabili di consuntivo e quelli attuariali del bilancio tecnico al 31/12/2017 rileva saldi positivi, per maggiori redditi patrimoniali e minori spese per pensioni e di gestione. Gli importi determinati rilevano un saldo previdenziale iniziale di 44,8 milioni, previsto in diminuzione fino a 316.00 euro nel 2051, negativo dal 2052 al 2065 e nuovamente positivo nel 2066 e 2067,con un valore finale di 6,3 milioni. Nel merito, la Corte invita l’Ente a valutare iniziative atte alla conservazione dell’equilibrio di medio-lungo termine.

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