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25/05/2022 Roma
Sezione del Controllo sugli Enti

La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 49/2022, la relazione sulla gestione 2019 di Equitalia Giustizia, società per azioni non quotata, partecipata al 100% dal Mef e soggetto in house del Ministero della giustizia, che esercita su di essa controllo analogo.

La società gestisce il Fondo Unico Giustizia e, sulla base di una convenzione con il Ministero della Giustizia, i crediti di giustizia. Per questi ultimi, nel 2019, la somma gestita è stata pari a 15,20 milioni di euro.

Il patrimonio netto 2019, pari a 12,3 milioni di euro, mostra un lieve incremento rispetto al 2018 (+2,36%). Aumentano di 3,96 milioni di euro anche le disponibilità liquide, attestandosi a 23,2 milioni di euro.

L’esercizio chiude con un utile pari a 283.709 euro (36.359 euro nel 2018). Il valore della produzione ammonta a euro 21.485.440 euro, in aumento di 39.220 euro sul 2018. I costi della produzione, in calo per euro 280.778 euro, raggiungono quota 21.088.603 euro. Passano da 19,2 milioni a 23,2 di euro le disponibilità nette iniziali.

Gli obiettivi 2019 di smaltimento dei crediti arretrati, osserva la Corte, non sono stati pienamente raggiunti. Nello stesso anno, il flusso di “note” da lavorare in ingresso - che nel 2021 crescono ancora (521.797 euro), solo del 6% circa rispetto al 2020 (491.207 euro) - non risulta stabilizzato, in quanto superiore del 26% sul 2018.

La società ha raggiunto l’obiettivo specifico, annualmente assegnato dal Mef, di contenimento delle spese, e, nel 2021, ha ristrutturato l’organigramma, per garantire la rotazione di dirigenti e responsabili. Tuttavia, tale disegno di riorganizzazione non ha ancora trovato attuazione.

La Corte segnala, al riguardo, l’opportunità di inserire una posizione dirigenziale intermedia tra l’A.D. e i titolari di funzioni di sua diretta collaborazione, per consentirgli il pieno svolgimento dei compiti suoi propri e di assicurare la citata rotazione.

Al 2021, gli incarichi di revisione legale dei conti (triennio 2020-2022) non risultano ancora assegnati e la relativa attività è svolta in regime di proroga.

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