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Si è tenuta a Strasburgo, il 31 gennaio scorso, la cerimonia di Inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), preceduta da un seminario tematico incentrato sulla tutela dei diritti umani nell’era dell’intelligenza artificiale, degli algoritmi e dei big data.
Delle due sessioni di approfondimento seguite all’apertura dei lavori del Presidente della CEDU, Marko Bošnjak, e all’introduzione della Giudice Saadet Yüksel, la prima ha esaminato il quadro normativo europeo sull’intelligenza artificiale e le implicazioni per la libertà di espressione nel contesto digitale. La seconda ha affrontato i temi cruciali del diritto a un giusto processo e dei rischi di discriminazione legati agli algoritmi.
L’incontro ha ribadito il ruolo centrale delle magistrature nella difesa dei diritti fondamentali di fronte alle sfide poste dall’innovazione tecnologica, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra progresso e tutela delle libertà individuali ed evidenziando la necessità di un quadro normativo chiaro e condiviso, capace di garantire equità e trasparenza nell’uso delle nuove tecnologie.
La Corte dei conti italiana è stata rappresentata, nell’occasione, dal Presidente di Sezione Mauro Orefice.