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I Siti di interesse nazionale (SIN), aree del territorio italiano gravemente contaminate, richiedono un’azione congiunta sia a livello nazionale che regionale, con interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica da effettuare con investimenti adeguati, una migliore collaborazione tra enti e una solida gestione dei dati, considerati i gravi rischi sanitari, ecologici e socio-economici connessi.
E’ quanto emerge dal Rapporto sul Fondo per la bonifica e la messa in sicurezza dei Siti di interesse nazionale, approvato con Delibera n. 87/2024/G dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, prima indagine nazionale di ampia portata sulla situazione dei SIN, che mette in luce, tra l’altro, le criticità gestionali e procedurali nella gestione dell’emergenza. Tra questi, lo scarso coordinamento tra procedimenti di bonifica e misure risarcitorie contro i danni ambientali, a detrimento dell’efficacia degli interventi.
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