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19/01/2021
Sezione Controllo Regione Abruzzo

Con la deliberazione n. 283/2020/FRG del 3 dicembre 2020 la Sezione ha concluso una articolata indagine con la quale ha inteso esaminare gli effetti finanziari, contabili e gestionali che le riforme succedutesi nel recente passato hanno recato all’attività delle Province della Regione Abruzzo, nel passaggio dall’ ipotesi di federalismo fiscale al ruolo che svolgono attualmente nel mutato quadro ordinamentale. 

Prendendo le mosse dal quadro normativo delineato con le leggi in attuazione dei principi di riforma del Titolo quinto della Costituzione, a partire dalla legge 5 maggio 2009, n. 42 e, per gli aspetti che riguardano più da vicino il comparto delle province, del suo sviluppo nel successivo decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, fino alle disposizioni della legge 7 aprile 2014, n. 56 (cd. legge Delrio), si è ricostruita la successiva configurazione normativa che, in relazione alla crisi economica ha di fatto modificato gli scenari in cui si erano sviluppate le previsioni del Legislatore, ponendo un evidente limite al processo di federalismo fiscale a livello provinciale e recando pesanti interventi sulle risorse a disposizione degli organismi provinciali.  

L’analisi ha riguardato gli aspetti normativi regionali, quelli contabili, con particolare riguardo al riaccertamento straordinario dei residui, agli equilibri di parte corrente e di parte capitale, ai debiti fuori bilancio, all’esame della gestione corrente e al risultato di amministrazione, alla gestione della liquidità, alla gestione del personale con i relativi riflessi sull’attività istituzionale, nonché al concorso dei singoli Enti alla finanza pubblica. 

Si è rilevato come il ruolo svolto dalla Regione nel processo di riordino delle funzioni del comparto, nel caso dell’Abruzzo, sconti gli evidenti ritardi iniziali – comuni, peraltro, ad altre realtà regionali - nell’emanazione delle disposizioni di recepimento della legge n. 56 del 2014, che hanno comportato ulteriori problemi ai quali le Province hanno dovuto far fronte e come gli Enti locali della Regione Abruzzo si siano inoltre trovati a fronteggiare le drammatiche conseguenze derivanti dal sisma del 2009 e di quello del 2016.  

I successivi ed inevitabili ritardi nel trasferimento delle funzioni non fondamentali hanno costituito una criticità non indifferente per le Province della Regione Abruzzo tanto che all’attualità il processo di definizione dei rimborsi per i maggiori costi sostenuti per funzioni non più di competenza di tali enti non ha ancora trovato una sistemazione finale, alla quale la Regione è, in definitiva, chiamata a dare concretezza realizzando gli ultimi aspetti dalla riforma di riorganizzazione delle Province.