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Ufficio Stampa - Comunicato stampa n. 62 del 18/09/2021

"Un laboratorio di idee, di studi e progetti che entra nella cultura dell'agire e delle scelte quotidiane, rivolto a indicare alle istituzioni possibili direzioni lungo il sentiero segnato dalle politiche che hanno riflessi sui comportamenti di famiglie e imprese".

Questo è stata, per dirlo con le parole del Presidente della Corte dei conti Guido Carlino, il quale, nel discorso di apertura ha illustrato ruolo e attività della magistratura contabile a garanzia del corretto e proficuo uso delle risorse del PNRR, l’intensa tre giorni (dal 16 al 18 settembre 2021) del 66° Convegno di studi amministrativi, organizzato da Corte dei conti e Provincia di Lecco e dedicato a "Transizione ecologica, innovazione digitale e inclusione sociale: la realizzazione del Next Generation EU", che si è chiusa oggi a Varenna.

L’edizione di quest’anno, che si è sviluppata attorno al concetto di “transizione”, ossia “passaggio”, ha indicato, in particolare con il contributo da remoto del ministro Roberto Cingolani, intervenuto in apertura della I sessione di lavori focalizzata sulla transizione ecologica e presieduta dalla giudice costituzionale Daria de Pretis, le linee di intervento per un modello di sviluppo sostenibile che porti l’Unione europea a essere il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Ne hanno discusso Salvatore Veneziano (Presidente del Tar Campania – Napoli), Stefano Laporta (Presidente della Consulta degli esperti dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione), Marcello Messori (Professore di Economia e governance europee nell'Università Luiss Guido Carli di Roma) e Vera Parisio, Professore di Diritto amministrativo nell'Università degli Studi di Brescia).

Di transizione digitale ha parlato il ministro Vittorio Colao in apertura della seconda giornata di lavori - fare presto, perché ogni ritardo ci costa 120 milioni al giorno, e mettere in sicurezza i dati - presieduta da Pietro Curzio (Primo presidente della Corte suprema di cassazione) dedicata ai progetti di innovazione tecnologica, semplificazione amministrativa e burocratica, con i contributi di Roberta Cocco (Assessora alla Trasformazione digitale e servizi civici – Comune di Milano), Adriana Verdaschi (Professore di Diritto pubblico comparato – Università Bocconi di Milano), Giuseppe Caia (Direttore della SPISA e Professore di Diritto amministrativo dell’Università di Bologna) e Daria de Petris. Le conclusioni sono state affidate a Franceso Saverio Marini (Vice Presidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti).

La tornata pomeridiana di venerdì si è aperta con l’intervento della Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il cui richiamo sulla necessità che le politiche sociali diventino strutturali, sviluppando misure di inclusione e di superamento delle diseguaglianze, è stato approfondito nella sessione presieduta da Filippo Patroni Griffi (Presidente del Consiglio di Stato), da Carla Garlatti (Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza), Arturo Maresca (Professore di Diritto costituzionale – Università di Milano), Lorenza Violini (professore di Diritto costituzionale – Università degli studi di Milano ), Margherita Interlandi (Professore di Diritto amministrativo – Università di Cassino e del Lazio meridionale) e Biagio Mazzotta (Ragioniere generale dello Stato), che si è soffermato sulle risorse per un’efficiente politica di coesione.

Dopo le conclusioni di Luigi Balestra (Rappresentante del Parlamento nel Consiglio di Presidenza della Corte dei conti) la parola è andata al Ministro dell’economia e delle Finanze Daniele Franco. Per il titolare del MEF, il Next Generation UE, che nasce come intervento temporaneo per far fronte agli effetti economici dell’emergenza pandemica, se avrà successo potrebbe diventare permanente e l’esito dipenderà in larga misura da quanto saprà realizzare l’Italia.

Nella giornata conclusiva di sabato, dopo l’intervento da remoto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il cui dicastero si propone come collettore delle esigenze del mondo imprenditoriale per imprimere un’accelerazione all’economia circolare, ha preso la parola il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli.

La tavola rotonda che è seguita, presieduta da Gabriella Palmieri Sandulli (Avvocato generale dello Stato) e moderata dalla giornalista Tiziana Panella, ha visto la partecipazione di Angelo Buscema (Giudice della Corte costituzionale), Fabrizia Lapecorella (Direttore generale delle Finanze del Mef), Ferruccio Resta (Presidente della Conferenza dei rettori e Rettore del Politecnico di Milano), Alessandra Perazzelli (Vice Direttrice generale della Banca d’Italia), Maria Cristina Piovesana (Vice Presidente di Confindustria), Giuseppe Tripoli (Segretario generale Unioncamere), Gabriele Buia (Presidente Ance), Massimiliano Fedriga (Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), Antonio Decaro (Presidente Anci), Vittorio Poma (Presidente UPL) dando voce alle istanze di “territorio, imprese e istituzioni”.

La chiusura dei lavori è stata affidata al Procuratore generale della Corte dei conti Angelo Canale che ha ricordato come “il tema dei ritardi, quello degli sprechi e quello degli interessi criminali” chiamino in causa la Corte dei conti. Canale ha condiviso le perplessità del Presidente Carlino sulla perimetrazione della responsabilità amministrativa, un fatto eccezionale, come ha sottolineato Garofoli. Perché “dissipare risorse ci allontanerebbe dagli obiettivi del PNRR”.

Progettazione e direzione organizzativa a cura di Amedeo Bianchi. Comitato scientifico, coordinato dal Capo di gabinetto della Corte dei conti Giovanni Comite, composto da Luigi Balestra, Angelo Canale, Carlo Chiappinelli, Giovanni Coppola, Raffaele Dainelli, Gabriele Fava, Francesco Fimmanò, Francesco Saverio Marini, Mauro Orefice e Marco Pieroni.

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