Questo sito utilizza cookie tecnici e analitici con funzionalità avanzate (WAI) e, previo consenso, cookie di profilazione di terze parti.

Se non acconsenti all'utilizzo dei cookie di terze parti, alcune di queste funzionalità potrebbero essere non disponibili. Per maggiori informazioni consulta la privacy policy.

Ufficio Stampa - Comunicato stampa n. 2 del 20/01/2025

La Corte dei conti ha pubblicato un aggiornamento sul sistema dei controlli interni adottati dagli enti locali italiani tra il 2021 e il 2023. La relazione, approvata dalla Sezione autonomie con Delibera n. 1/SEZAUT/2025/FRG che ha interessato più di 800 comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, ha evidenziato nel triennio una generale diffusione dei controlli interni e un aumento complessivo della loro efficacia.

Il dato - specifica la Corte - interessa soprattutto i controlli riguardanti gli aspetti finanziari e gli equilibri di bilancio. Quelli di stampo più manageriale e tesi a orientare decisioni strategiche e gestionali risultano, invece, ancora poco valorizzati.

I parametri maggiormente utilizzati dai servizi di controllo interno nella misurazione delle performance sono quelli dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi e dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni. Parametri ulteriori, come il grado di assorbimento delle risorse rispetto ai risultati, il rispetto degli standard di qualità prefissati e l’impatto socioeconomico dei programmi, non sono invece - rilevano i giudici contabili - sufficientemente considerati.

Sul versante del controllo strategico, alcuni sistemi presentano lacune nella disciplina regolamentare, applicano metodi obsoleti e non sono ben integrati con la contabilità armonizzata e per centri di costo, con una limitazione della capacità effettiva di incidere sui meccanismi decisionali.

Un supplemento di attenzione è necessario anche sul monitoraggio degli organismi partecipati e dei controlli sulla qualità dei servizi. Sui primi incidono in particolare la carenza di risorse, la mancanza di strumenti adeguati e la scarsa collaborazione degli enti partecipati. Quanto ai secondi, che rilevano il grado di soddisfazione dell’utenza, pur a fronte di un aumento rispetto al passato (l’84% degli enti risulta, infatti, averli adottati nel 2023), il tasso di adozione delle Carte dei Servizi rimane inferiore al 60%.

Le indagini, inoltre, sull’effettiva qualità dei servizi (tempestività e completezza della risposta al cittadino e limitazione delle conseguenze dei disservizi), anche se effettuate in oltre il 70% degli enti, interessano solo una parte dei servizi offerti e non la loro totalità, con un livello ancora esiguo (il 30% circa del totale) dei controlli svolti sulla qualità dei servizi resi attraverso le società partecipate.

Dalla ricognizione eseguita sull’impostazione dei controlli interni adottati in ambito europeo e internazionale, emerge in particolare - conclude la Corte - un forte collegamento agli obiettivi di prevenzione dei fenomeni di maladministration e dei rischi di corruzione nei settori più vulnerabili.

Corte dei conti
Ufficio Stampa

ULTIMI COMUNICATI STAMPA

27/01/2025

INCLUSIONE, CORTE CONTI: IL FONDO CARE LEAVERS 2018-2023

Leggi di più
23/01/2025

PA, CORTE CONTI: OK CON OSSERVAZIONI A IPOTESI CCNL 2022-2024 FUNZIONI CENTRALI

Leggi di più
14/01/2025

IMPRESE, CORTE CONTI: AVANZAMENTO CONTRATTI DI SVILUPPO NON UNIFORME

Leggi di più