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Ufficio Stampa - Comunicato stampa n. 4 del 27/01/2025

L’attuazione dell’intervento per i Care Leavers - maggiorenni che, in virtù di un provvedimento giudiziale, vivono al di fuori della famiglia di origine senza più le tutele previste per i minori - ha richiesto una complessa struttura di governance a livello nazionale e locale, con un forte impegno delle strutture competenti e dei tavoli tecnici.

È quanto si rileva dal rapporto “Le misure per contrastare le fragilità: Fondo Care Leavers (2018-2023)”, approvato con Delibera 95/2024/G dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, che analizza le ricadute - in termini di sostegno, inserimento e cura - della fase sperimentale della misura, volta a prevenire povertà e a contrastare le fragilità e l’esclusione sociale di questa categoria di giovani.

I finanziamenti regionali, che hanno coperto il 20% del valore totale dell’intervento (pari a 30 milioni di euro), hanno contribuito al successo dell’iniziativa, inizialmente triennale, con risultati diversi nei territori coinvolti, in cui l’uso delle risorse - non sempre aderente alle Linee guida ministeriali – è stato tra l’altro destinato, in misura differente, a spese di funzionamento, mediche o a progetti di autonomia.

Dai dati di flusso raccolti emerge l’attualità delle esigenze e dei bisogni dei giovani Care Leavers, che richiedono una risposta concreta e appropriata nel solco che sarà delineato dal legislatore. La magistratura contabile raccomanda, pertanto, la conclusione, senza ulteriori oneri, della lunga fase sperimentale e una riflessione sull’accantonamento o sull’entrata a regime della misura, preservando il patrimonio di conoscenze e strumenti sviluppati e correggendo le criticità emerse, sia gestionali che legate all’eccessiva articolazione della governance.

Corte dei conti
Ufficio Stampa

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